NOTIZIE E CONSIGLI CHE POTREBBERO ESSERE UTILI

 

 

IN AUTO 

 

La maggioranza delle persone utilizza l'auto per spostarsi durante le vacanze. Spesso i viaggi sono lunghi, e il caldo, le code e il traffico rendono la guida particolarmente difficile. Ecco perciò alcuni consigli per arrivare a destinazione in piena forma.

 

- Mal di testa: le correnti di aria calda e fredda che circolano all'interno dell'autovettura possono causare mal di testa e contratture muscolari. Per evitarle, è necessario far controllare l'equilibratura delle gomme prima della partenza (le vibrazioni dovute a una non perfetta equilibratura possono causare fastidi); evitare di viaggiare con il finestrino aperto per non creare correnti d'aria; orientare le bocchette del condizionatore in modo che l'aria fredda sia diretta in tutto l'abitacolo.

 

- Dolori alla schiena: per non mettere in pericolo la salute della spina dorsale è bene adottare una guida "dolce", evitando accelerazioni e decelerazioni troppo brusche che sottopongono dischi e vertebre a sollecitazioni innaturali; tenete la schiena ben aderente al sedile, perchè in questo modo la colonna è ben sostenuta e assorbe i movimenti dell'auto al meglio; non guidate inclinati in avanti né troppo diritti e tenete gambe e braccia flesse e non tese.

 

- Gambe affaticate: la posizione di guida rende più difficile il ritorno del sangue al cuore, come pure il fatto che le gambe siano piegate creando punti di ostruzione, a livello dell'inguine e del ginocchio. E' utile fare soste piuttosto frequenti nelle quali si deve camminare e scegliere vestiti comodi che non costringano le gambe.

 

- Disturbi alla vista: per evitarli, cercate di non guidare all'alba o al tramonto, perchè l'occhio mette a fuoco con più difficoltà; non usate farmaci (in particolare quelli per il mal d'auto o contro le allergie) se guidate, perchè molte medicine danno sonnolenza e non permettono all'occhio di accomodare al meglio; evitate di guidare di notte, perchè gli abbaglianti delle altre vetture provocano un restringimento della pupilla e riducono momentaneamente la visione; tenete nel cassettino dell'auto un paio di occhiali di riserva; tenete ben pulito il vetro del parabrezza ed entrate e uscite dalle gallerie a velocità moderata, per dare tempo all'occhio di adattarsi alle mutate condizioni di luce.

 

- Stress: soprattutto chi soffre di cuore o di pressione alta risente in modo negativo di sorpassi arrischiati, code, maltempo e tutte quelle situazioni in cui una guida difficile provoca emozioni e stress. E' bene mettersi in viaggio informandosi prima sulle condizioni del tempo e della visibilità, per evitare code; non guidate sotto il solleone, perchè le alte temperature sono rischiose; evitate di fumare e impedite di farlo agli altri passeggeri, perchè il fumo riduce la concentrazione di ossigeno nel sangue e aumenta le scariche di adreenalina; non guidate per troppo tempo senza fare una sosta.

 

- Crampi allo stomaco: in particolare chi soffre di ulcera o di gastriti, e come buona regola per tutti, non bisogna saltare i pasti per arrivare prima alla meta; evitate di bere bibite ghiacciate, perchè il freddo fa contrarre lo stomaco, o gassate, perchè gonfiano lo stomaco e possono provocare bruciori.

 

 

INSETTI

 

Uno dei fastidi dell'estate è quello rappresentato dagli insetti e dalle loro punture. In generale, il prurito prodotto dalla morsicatura di qualsiasi insetto può essere alleviato con l'applicazione di un poco di bicarbonato di sodio inumidito con qualche goccia d'acqua. Anche il succo di cipolla, che si ottiene strofinando per un paio di minuti una cipolla tagliata in due sopra la morsicatura, è un valido rimedio casalingo contro le punture di insetto. Il farmacista vi può inoltre consigliare una pomata specifica, tipo Fargan o Eurax, per attenuare il prurito.

 

- Zanzare: per tenerle lontane la soluzione migliore consiste nell'accendere i termoinalatori che diffondono nell'aria della stanza un antiparassitario e, per uso personale, utilizzare i vari prodotti che si applicano sulla pelle. Per vincere il prurito dopo che la zanzara ha punto, si può applicare sulla pelle un impacco di acqua con due o tre gocce di ammoniaca, e spalmare una pomata che calma il prurito.

 

- Zecche: può capitare di essere morsi da una zecca; prima di togliere il parassita con una pinzetta, bisogna applicare sulla pelle una garza imbevuta di etere che lo immobilizza e ne facilita l'estrazione. Bisogna poi assolutamente andare ad un pronto soccorso, portando se possibile l'animaletto, per un'analisi e un'eventuale terapia preventiva, in quanto alcuni di questi parassiti possono trasmettere una grave malattia.

 

- Api, vespe, calabroni e simili: quando pungono, questi insetti inoculano attraverso la pelle una miscela di sostanze, tra cui dei veleni e delle proteine. E' meglio estrarre subito il pungiglione, comprimendo la pelle intorno alla parte lesa e agendo delicatamente con una pinzetta, per non correre il rischio di romperlo e lasciarne una parte all'interno. Applicate subito un cubetto di ghiaccio o qualcosa di molto fresco per limitare l'infiammazione, poi mettete sulla parte un amalgama di acqua e bicarbonato di sodio o una pomata antistaminica. Se il dolore è molto intenso, potete assumere un comune antilorifico per via orale.

Le punture di questi imenotteri possono provocare, in alcune persone, reazioni allergiche: edemi (cioè gonfiori) estesi, per esempio, a tutto un braccio o una gamba, orticaria generalizzata, ipotensione, asma e, nei casi gravi, shock anafilattico. Se rilevate questi sintomi, andate immediatamente al pronto soccorso.

Se già sapete di essere allergici, e non vi siete vaccinati, sappiate che esiste un sistema di immunizzazione veloce, che si pratica in ospedale.

 

Ecco i nomi di alcuni Centri, in Italia, che praticano o praticavano l'immunoterapia veloce contro le punture di insetti:

ANCONA: Servizio di Allergologia respiratoria c/o Ospedale Regionale Umberto I.

BARI: Cattedra di Allergologia e Immunologia Clinica c/o Istituto di Medicina Clinica - Policlinico.

CONSELICE (RAVENNA): Reparto di Pneumologia dell'Ospedale di Conselice.

FELTRE (BELLUNO): Servizio di Immunoematologia e trasfusionale - Medicina Generale c/o Ospedale di Feltre.

FIRENZE: Centro Allergologico del Nuovo Ospedale "San Giovanni di Dio".

MILANO: Centro di Allergologia della I Clinica Medica - Policlinico, Padiglione "Sacco".

PARMA: Istituto di Semeiotica Medica c/o Ospedali Riuniti.

ROMA: I Clinica dell'Università "La Sapienza" c/o Policlinico Umberto I.

TORINO: Sezione di Allergologia Aggregata della Divisione di Medicina c/o Ospedale Mauriziano "Umberto I".

TREVISO: Reparto di Microbiologia c/o Ospedale Generale Regionale "Santa Maria dei Battuti".

UDINE: Reparto di Pneumologia c/o Ospedale Civile.

 

 

Alcuni animali marini possono "pungere" o irritare la pelle iniettando una sostanza tossica che può dar luogo a una reazione infiammatoria. Nei casi meno gravi il prurito e il dolore spariscono da soli in breve tempo, ma nelle persone predisposte si possono manifestare nausea, spossatezza, mal di testa e lacrimazione: in questi casi consultate un medico.

 

- Riccio di mare: cercate di far uscire gli aculei penetrati: disinfettate la zona, allargate il punto di entrata con un ago sterilizzato alla fiamma ed estraete l'aculeo con una pinzetta, delicatamente per non spezzarlo. Se l'aculeo è penetrato profondamente e non ci riuscite, non preoccupatevi: solitamente un aculeo non provoca inconvenienti.

 

- Meduse e anemoni di mare: al contatto con i tentacoli di questi animali si formano sulla pelle strie arrossate e vesciche con intenso bruciore. Non sfregate la zona colpita, per evitare che l'infiammazione si allarghi, e applicate localmente una pomata antistaminica o dell'ammoniaca.

 

- Pesce ragno: questo pesce contiene del veleno nelle tre punte della pinna dorsale. Se camminando nell'acqua ne venite punti, sentirete dolore, che si potrà poi estendere a tutto l'arto. Fate un impacco con ammoniaca e poi applicate una pomata antistaminica.

 

 

SOLE, CHE DOLORE!

 

- Tintarella con cautela: anche quest'anno il Ministero della Sanità ci mette in guardia contro l'eccessiva esposizione al sole che, ormai è certo, causa disturbi che vanno dall'eritema solare al melanoma, il temuto e quasi incurabile cancro della pelle. Infatti, lo strato di ozono, che protegge la terra dalle radiazioni ultraviolette, è in netta diminuzione e non riesce più a compiere la sua preziosa funzione di filtro con la stessa efficacia di qualche anno fa. Quindi, limitate il più possibile la durata delle esposizioni al sole nelle prime giornate di vacanza e non esponetevi fra le 11 e le 15 (in alcune zone particolarmente calde dalle 10 alle 16); utilizzate ottimi prodotti di protezione solare che abbiano filtri chimici e fisici e contengano sostanze antiossidanti, applicandoli con una frequenza maggiore se svolgete attività sportive o entrate spesso in acqua (anche quelli "resistenti all'acqua" vanno applicati più volte, per essere certi della loro efficacia); non state immobili sotto il sole: oltre a farvi male, è provato che la migliore tintarella si ottiene camminando e muovendosi, ed esponendo quindi tutte le parti del corpo al sole; proteggete sempre gli occhi con buoni occhiali sole.

 

- Eritema solare: se non avete seguito le indicazioni precedenti, potreste ritrovarvi con un eritema solare, provocato dalle radiazioni del sole. Dapprima si forma un lieve arrossamento, cui fa seguito un'infiammazione locale. Successivamente, se non si provvede a trattare immediatamente queste manifestazioni cutanee e ad evitare l'esposizione al sole, si possono formare bolle ripiene di liquido. Queste situazioni possono interferire con lo stato di salute dell'intero organismo; dopo un'insolazione, si può infatti osservare un leggero rialzo della temperatura, mal di testa e uno stato di malessere generale. Cosa fare? Non appena la pelle scotta, meglio cercare di limitare il senso di fastidio applicando sulla parte lesa panni bagnati. Si possono poi impiegare pomate lenitive in vendita nelle farmacie che riducono il senso di bruciore e, solo nei casi più gravi e su consiglio del medico, si può passare a farmaci attivi sull'intero organismo capaci di limitare i disturbi generali.

 

- Colpo di sole e di calore: è dovuto ad un accumulo di calore nel corpo; comincia con mal di testa, nausea, vertigini e stanchezza, la pelle è calda, arrossata, secca e la temperatura del corpo raggiunge i 40°. Il colpo di sole si verifica per la prolungata azione dei raggi solari sulla testa, mentre il colpo di calore avviene quando, oltre il caldo intenso, c'è un'elevata umidità che impedisce la traspirazione; vi contribuiscono una scarsa ventilazione, l'uso di vestiti pesanti o stretti e gli sforzi muscolari eccessivi. Bisogna trovare subito un luogo più fresco e ventilato e cercare di raffreddare la persona colpita con abbondanti spugnature fredde, meglio ancora immergendo il malcapitato in acqua fredda. Si deve poi portare al pronto soccorso avvolgendolo in un lenzuolo o in una coperta bagnati. Nel caso del colpo di sole, prima di tutto bisogna aver cura di raffreddare la testa.

 

- Sfinimento da calore: è anch'esso provocato dall'esposizione ad alte temperature ma, in questo caso, il soggetto suda copiosamente, diventa debole, è in preda alle vertigini, ma la sua temperatura non è aumentata e la pelle è fredda e umida. Bisogna portare la persona colpita in un luogo fresco e arieggiato, stendendola con la testa più in basso del corpo e bagnandola con acqua fredda. Inoltre, bisogna fargli bere molta acqua ricca di sali, per rimpiazzare le perdite avvenute con il sudore. Se non si hanno a disposizione le bevande saline usate dagli sportivi, basterà aggiungere all'acqua del sale da cucina.

 

 

MARE O PISCINA: NUOTO CON SICUREZZA

 

Le mamme hanno insegnato a tutti di non buttarsi in acqua a stomaco pieno, ma è bene avere anche altre informazioni.

 

- Crampi: sono dovuti ad una carenza di sali minerali, che può avvenire durante una prova fisica, o ad una patologia nervosa. Se il guaio si presenta mentre si sta nuotando, oltre a mantenere la calma, si deve cercare di praticare una manovra di allungamento passivo: la contrazione del muscolo (crampo) ne provoca l'accorciamento, quindi occorre, nel caso colpisca ad esempio un polpaccio o un piede, afferrare la punta del piede stesso e stirare la gamba fino a quando cessi il dolore. Una volta superata la crisi acuta (e rientrati a riva) è consigliabile fare un bagno caldo o eseguire un leggero massaggio: migliorando la circolazione del sangue, essi aiutano ad eliminare l'eventuale rigidità residua.

 

- Funghi: le micosi si trasmettono utilizzando asciugamani o indumenti di altri e, in piscina, camminando scalzi ai bordi della vasca, negli spogliatoi e nelle docce. Altri tipi di funghi possono essere presi al mare, in zone dove la sabbia non è pulita. Per evitarli, è bene recarsi in piscina solo se la pelle delle mani e dei piedi è priva di taglietti o di escoriazioni; non bisogna mai stare a piedi nudi, ma utilizzare zoccoli di legno o le tipiche ciabatte da piscina; sia in piscina che al mare, dopo la doccia, è buona regola lavarsi accuratamente i piedi con un sapone neutro o antimicotico, insistendo fra le dita con particolare attenzione; non usate mai asciugamani, indumenti o rasoi di altre persone.

 

- Verruche: chiunque abbia frequentato abbastanza a lungo una piscina conosce bene il problema delle verruche; non sono un problema serio ma raramente guariscono da sole. Si presentano come piccole e bitorzolute escrescenze simili a foruncoli ruvidi: sono causate da un virus e sono molto contagiose. Inoltre, hanno un periodo di incubazione molto lungo e possono presentarsi da quattro settimane a sei-otto mesi dopo il contagio. Per la prevenzione, valgono gli stessi accorgimenti indicati per i funghi.

 

 

E SE LA VACANZA E' UN DISASTRO?

 

Ogni anno, alla fine del periodo estivo, i giornali riportano casi di persone che si sono affidate ad un'agenzia per le loro vacanze e non hanno ricevuto i servizi promessi. E' importante sapere, in questi casi, che in base al decreto legge n. 111 del 17/3/95, quando le clausole del contratto non vengono rispettate e il turista vuole essere risarcito, è necessario far fronte a due precisi adempimenti. Il malcapitato deve comunicare immediatamente (quindi mentre è ancora nel luogo di villeggiatura o addirittura appena arrivato, se magari il problema riguarda l'albergo in cui viene alloggiato) e per iscritto, all'operatore turistico o al suo rappresentante locale, l'inadempienza del servizio garantito. Poi, entro dieci giorni dal rientro nella località di partenza, deve sporgere una seconda volta reclamo all'agenzia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

 

PER CHI VA ALL'ESTERO

 

Volete sapere se la zona da voi scelta per le vacanze è a rischio per quanto riguarda guerre locali, situazione politica e sanitaria?

Potete telefonare al Servizio Informazioni per l'estero dell'ACI, che fornisce le schede della situazione sociopolitica di 160 paesi: 06/491115.

Per quanto riguarda le informazioni di ordine sanitario potete rivolgervi al Centro di Medicina del turismo di Rimini: 0541/24301 oppure 53209).